Aino mise una mano sulla spalla della figlia, che sussultò. «L’Ebdomade corrisponde al Libro della Vita, è la verità. Se tu non stai mentendo, non ti potrà accadere nulla di male.»
Fantasy e Antroposofia
Non è esagerato affermare che il genere Fantasy come lo concepiamo oggi è figlio segreto dell’antroposofia, per quanto possa apparire a tutta prima incredibile. Prendiamo ad esempio William Golding, Nobel per la letteratura e autore de “Il Signore delle Mosche”, che visse in una comunità di ispirazione antroposofica, assorbendo gli insegnanti di Steiner.
Abbiamo poi C.S. Lewis con “Narnia”, nonché Tolkien con “Il Signore degli Anelli” che incontrarono l’antroposofia attraverso il filosofo e antroposofo Owen Barfield nel circolo letterario-filosofico degli Inklings. Barfield era solito riferirsi a Steiner come “Il più grande segreto del XX secolo”, in quanto erano molteplici gli ambiti in cui la sua attività aveva creato nuove realtà della cultura umana, talvolta, senza che il nome “Antroposofia” comparisse. È in questo circolo che nacquero i due principali sottogeneri del Fantasy, quelli che oggi chiamiamo low-fantasy, come “Narnia”, in cui il mondo immaginario è accostato a quello reale; e l’high-fantasy, come “Il Signore degli Anelli”, in cui il mondo mondo immaginario è un cosmo indipendente.
Recentemente sono emerse prove che anche la sceneggiatura di Star Wars, scritta dalla ex-moglie di George Lucas, Marcia, venne scritta negli ambienti Waldorf-Steiner californiani, il che non dovrebbe poi stupire.
L’autore fantasy che più di tutti racconta l’antroposofia è Michael Ende, l’autore de “La Storia Infinita” e “Momo”. Ende frequentò gli ambienti Waldorf-Steiner e fu vicino a diverse cerchie antroposofiche, specialmente in Giappone dove divenne molto noto. Tutta la Storia Infinita è compenetrata dal rapporto dell’uomo, diviso tra il pensare materialistico e il pensare spirituale. La creazione e distruzione di Fantasia Insegna a sviluppare l’Immaginazione: è infatti mondo astrale con i suoi abitanti. Il Nulla è il materialismo arimanico, l’agghiacciante e seducente Nulla. Allo stesso tempo, saggiamente, il libro mostra i pericoli luciferici del piano astrale, e questo si verifica soprattutto nella seconda parte del libro, quando Bastiano ricrea Fantasia e sperimenta da sé il pericolo della fantasia fine a se stessa, privata del significato spirituale della morale. Per quanto riguarda il film hollywoodiano di Wolfgang Petersen, Michael Ende stesso lo definì un “crimine contro l’umanità”. Lo ripudiò ancora prima del suo completamento.
Quando finii di leggere “La Storia Infinita”, sapevo non sarebbe mai finita per me. La potente immagine dipinta da Michel Ende visse in me e si unì, a nozze mistiche, con l’esoterismo occidentale ed i suoi Misteri: astrologia, cabala, gnosi, alchimia e antroposofia. È proprio l’ispirazione avuta immergendomi nella Storia Infinita che guidò la mia mano a scrivere un fantasy interamente basato sull’esoterismo, in cui la storia, che diviene infinita, è inscritta nella Vita stessa di chi legge: voi.
È proprio l’ispirazione avuta leggendo la Storia Infinita che guidò la mia mano a scrivere un fantasy interamente basato sull’antroposofia e l’esoterismo occidentale chiamato “Il Libro della Vita” poi divenuto “Il Libro di Gaia”. Il Libro è una grande parabola sull’Io ed il rapporto con la Terra.
Cosa racconta Il Libro di Gaia?
Sofia, maestra di alchimia, lavora per creare in laboratorio un prodigioso cristallo dotato di individualità. Teleo studia i segreti della natura, sognando un giorno di poter conoscere ciò che si cela oltre le terre conosciute di Kronion.
I due ragazzi vivono vite opposte finché non vengono uniti da una misteriosa entità, Gaia. Chiamati dalla voce dello spirito, lasceranno famiglia e amici fuggendo dal loro mondo dominato da tirannici sovrani, i sette Arconti.
Verranno iniziati ai misteri dell’anima e dello spirito, svilupperanno mistici poteri: Sofia e Teleo viaggeranno per continenti inesplorati alla ricerca dei sette Araldi, gli unici capaci di vincere i dominatori del mondo e liberare Gaia.
All’unisono, lotteranno per riunire microcosmo e macrocosmo, a ritrovare l’unità originaria e dare così inizio ad un nuovo stadio di evoluzione cosmica.
Perché ho scritto questo libro?
Quando finii di leggere “La Storia Infinita”, sapevo non sarebbe mai finita per me. La potente immagine dipinta da Michel Ende visse in me e si unì, a nozze mistiche, con l’esoterismo occidentale ed i suoi Misteri: astrologia, cabala, gnosi, alchimia e antroposofia. È proprio l’ispirazione avuta immergendomi nella Storia Infinita che guidò la mia mano a scrivere un fantasy interamente basato sull’esoterismo, in cui la storia, che diviene infinita, è inscritta nella Vita stessa di chi legge: voi.
Chi è l’autore?
La mia è una lunga storia che comincia con una storia ancora più lunga, la storia dell’evoluzione del Cosmo. Da bambino non riuscivo ad addormentarmi se non ascoltando le gesta degli esseri che su questa Terra ci hanno preceduto. Sviluppai un senso per la storia “Da dove viene? Dove va?” erano la mie domande, tutto ciò che esisteva nell’oggi di allora doveva aver avuto un nome, un’esistenza passata e così, per metamorfosi, una futura. Allora dedicai la mia vita allo studio dell’evoluzione, prima dal punto di vista della Natura e poi dello Spirito: nessuna contraddizione, è solo nell’esoterismo che tutti gli opposti convolano a nozze mistiche. È per questo che sono libero ricercatore di Scienza dello Spirito, l’Antroposofia fondata da Rudolf Steiner, unendo il rigore dell’indagine scientifica della natura alla comprensione del mondo dell’anima e dello spirito, nell’uomo e nel Cosmo.
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