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Si può considerare l’entità dell’uomo per come essa risulta dal suo corpo fisico e dal suo corpo eterico. Si troverà che tutti i fenomeni nell’uomo che provengono da questa parte non conducono alla coscienza, ma permangono nell’incoscienza. La coscienza non si illumina, ma si ottenebra, allorché si accresce l’attività del corpo fisico e di quello eterico. Stati di deliquio si possono riconoscere come risultato di un tale accrescimento. Perseguendo questa orientazione del giudizio, si arriva a riconoscere che nell’organizzazione dell’uomo e anche dell’animale entra qualcosa che non è della stessa qualità del fisico e dell’eterico, e che non è attivo quando il fisico-eterico agisce con le proprie forze, bensì quando queste cessano di essere attive alla loro maniera. Si giunge così al concetto del corpo astrale.

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