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La seconda forma dell’“io” , a cui si è accennato nella esposizione della massima precedente, si presenta come “immagine” dell’io. Divenendo coscienti di questo carattere d’immagine, si getta anche luce sull’essenza del pensiero, nella quale l’“io” appare alla coscienza ordinaria. Con ogni sorta di considerazioni si cerca il “vero io” nella coscienza ordinaria. Ma un serio esame di quel che la coscienza sperimenta, mostra che in essa non si può trovare il “vero io”; bensì che in essa riesce a palesarsene un semplice riflesso in forma di pensiero, il quale è meno di un’immagine. Si è giustamente afferrati dalla realtà di questo fatto, quando si proceda verso Fio” come immagine che vive nel corpo eterico. E solo così si è giustamente stimolati alla ricerca dell’io come della vera entità dell’uomo.

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